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about us

"imagoMentis" è un'associazione culturale, prevalentemente cultura fotografica, usando quest'ultima per realizzare progetti a sfondo sociale.

imagoMentis, non si occupa di politica ma di cose dal sentore buono, indipendentemente dal loro colore.

La fotografia è un “atto consapevole” Fotografia, nell'immaginario riflette sistematicamente un “dogma”, la fotografia è “cogliere l’attimo”.
Mi son chiesto più volte se questo modo di pensare fosse vero, la conclusione, seppur tutta personale, è che non può essere vero seppur detto da un grande della fotografia.
Cogliere l’attimo, così come inteso, è tutta casualità, cosa tutt'altro che veritiera se pensiamo a come, anche chi lo sosteneva, preparava e andava cercando le sue fotografie avendo ben chiaro in mente cosa cercare.
Questo sta a significare che, anche se il caso ti pone davanti a un fatto, una situazione dove “cogliere l’attimo” possa essere necessario, se non sei preparato a quanto capita davanti all'obiettivo, quell'attimo non sarà mai colto.
Pensare e/o cercare la fotografia vuol poter dire anche questo; non necessariamente si costruisce su un set fotografico (questo escludendo i set per servizi pubblicitari e simili ma in questo caso si parla di fotografia in un altro senso), siamo circondati da set, reali se parliamo di street, immaginari se parliamo di concept.
In sostanza, in qualsiasi modo la si guardi, la fotografia è un “atto consapevole” e in quanto tale “cercata” o “pensata”. Un linguaggio per immagini, nessun tipo di fotografia, che sia paesaggistica, concettuale, street, naturalistica, fashion o altro, fa eccezione.
La fotografia è un ologramma creato dalla mente, è un mezzo per comunicare e per comunicare necessita di riflessioni, di pensieri, di progetti. L’abecedario delle immagini ha le sue linee guida, comporre parole che abbiano un senso significa pensarle, rivederle e il più delle volte cestinarle.

Giacomelli diceva: “La fotografia è una cosa semplice, a condizione di avere qualcosa da dire”, e si suppone non si parli a sproposito.

EraS Perani

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